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Café del Mar: dare una musica ai tramonti

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2004 22:19
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26/04/2004 17:00

(Volevo aprire una paresntesi su un tipo di musica che mi fa davvero rilassare.. LEGGETE GENTE LEGGETE!!)

Nel 1978 nasce sulla spiaggia di San Antonio ad Ibiza un locale destinato a fare storia: il Cafe del Mar (CDM, in seguito).

Una sala di 100 metri quadri e una terrazza affacciata sul mare che rappresentano una novità fondamentale per l’epoca. Nasce dall’idea di tre amici che hanno un progetto ambizioso: dare una colonna sonora ai tramonti magici del Mediterraneo occidentale.

Ciò che dal primo momento rende questo luogo speciale è la scelta controcorrente. In epoca di imperante Disco Music, il CDM offre una musica diversa. Sonorità New Age, la fusion, musica classica, tutto in un mix che avvolge l’ospite rendendo ancora più affascinante lo spettacolo della natura.

Il successo è immediato grazie anche al contributo di alcuni grandi nomi della musica che ne diventano frequentatori. Chi lo ha frequentato all’epoca probabilmente sarà inciampato su Frank Zappa o su Mike Oldfield, o avrà gustato un cocktail vicino John Anderson, la voce degli Yes, magari senza riconoscerlo. Il locale però ha consolidato la sua fama negli anni ottanta anche grazie alla citazione in una canzone di quel “grande artista” che è stato Sandy Marton (chi di voi può aver dimenticato il suo capolavoro People from Ibiza?).

Decine di djs si sono susseguiti negli anni fino ad arrivare a quello che definirei un punto di svolta. Al CDM arriva un tal Josè Padilla. Siamo all’inizio degli anni novanta. Questo è il periodo in cui nasce quella che viene definita musica chill out.

Chiarisco subito che la musica chill out non esiste e vado a spiegare di cosa parliamo.

Alla fine degli anni 70 un genere musicale nuovo inizia a farsi strada. Intorno alla casa discografica indipendente Windham Hill di S. Fransisco si raccoglie un gruppo di musicisti che sperimentano nuove sonorità. Nomi nuovi come Will Ackerman, Dave Grusin, Alex de Grassi, Vincenzo Zitello e altri ancora, danno vita ad un nuovo genere. La New Age.

Questa raggiunge un immediato successo per un motivo del tutto inatteso. Diventa la musica di sottofondo preferita di grosse aziende per il suo carattere rilassante. In effetti la pressoché assoluta mancanza di strumenti elettrici certamente aiuta a combattere lo stress.

Con il passare degli anni la New Age subisce la contaminazione di artisti provenienti dal jazz quali ad esempio Tuck Andress, un superlativo chitarrista, che ne modificano in parte le caratteristiche originarie.

Nel frattempo, la fine degli anni ottanta vede anche l’esaurirsi della scena “Fusion”. Uno dei tanti derivati del jazz.

Credo si possa parlare, senza rischiare di dire un grossa bestialità, di una contaminazione tra questi due generi, legata anche ai nuovi suoni che la tecnologia avanzata permette di concepire, per definire la nascita di un ulteriore genere, l’AMBIENT.

L’Ambient è un contenitore. Melodie proprie della New Age si fondono con la fusion ma anche con sonorità etniche su basi più ritmate. Richiami al jazz e sperimentazione che hanno come risultato quello di far vagare la mente in territori immaginari.

La “House” impazza nelle discoteche con tutte le sue derivazioni. I rave diventano una moda e le nuove droghe sono il supporto per il divertimento estremo, lo sballo. Siamo negli anni novanta e i locali di moda devono trovare qualcosa che dia un equilibrio a tutto ciò. Nascono così le sale chill out.

Sono sale dove ci si rilassa, dove i ritmi assordanti e ossessivi, techno, trance e altro lasciano il posto ad una musica più tranquilla a volume inferiore. La ambient la fa da padrona ma non è più la stessa. Delle origini è rimasto il nome ma ora si parla anche di Drum ‘n’ bass, di Trip Hop.

Se il chill out è necessario ad Ibiza lo è ancora di più. Se il chill out diventa moda allora CDM e Josè Padilla ne sono i cantori.

Josè Padilla è un dj che col tempo si dimostrerà anche un raffinato musicista. Con un occhio al business e uno alla passione e alla voglia di diffondere le musiche da lui proposte nel locale, nel 1993 da inizio all’avventura che, non ancora conclusa, avvicinerà il grande pubblico alle sonorità ambient. Nel 1993 cura per CDM la prima compilation “Cafe del Mar”.

Ad oggi sono 10 le compilations pubblicate di cui solo 7 curate da Josè Padilla. Le prime sette. Tutte estremamente interessanti. La 8 e la 9 lasciano molto perplessi mentre la decima rappresenta un ritorno alla qualità passata.

Tutte le CDM hanno come caratteristica quella di racchiudere brani di alcuni dei migliori artisti nel genere. In buona parte si tratta di djs che si occupano anche di produzione ma sono presenti anche musicisti “veri”. Tutte contengono un omaggio alla musica colta. Si spazia dal jazz di Stan Getz a brani di Satiè.

Artisti ormai noti nel mondo, come Moby, devono la loro fama a questi cd.

Potrete essere stimolati ad approfondire la vostra conoscenza di gente come Kruder & Dorfmeister, oppure viaggiare con la mente sulle ali della trance melodica di Chicane. Godere della calda voce di Billie Ray Martin o dei virtuosismi alla chitarra di Paco de Lucia. Filla Brazilia e Massive Attack, Negresses Vertes e Lamb, Nacho Sotomayor e lo stesso Padillà vi guideranno alla scoperta di un mondo fatto di relax e di fascino che non necessita di parole per esprimersi. Se poi li ascolterete su una spiaggia, al tramonto, ne sarete rapiti.

A presto. [SM=x237442] [SM=x237329] :ciao





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