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The Corrs

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2004 15:53
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28/06/2004 15:34

Biografia!

Nati a Dundalk nella contea di Louth, al confine con l'Irlanda del Nord, i quattro fratelli Corr sono figli di un duo di musicisti, Jean e Gerry Corr, e sono cresciuti imparando da loro a suonare il pianoforte e ad amare la musica. Si dice che Jim abbia cominciato a suonare quando ancora non raggiungeva la tastiera. Crescendo, ognuno dei quattro ha intrapreso lo studio di altri strumenti, in linea di massima gli stessi che suonano tuttora.


Come band, i Corrs nascono nel 1990, quando i quattro fratelli decidono di presentarsi insieme all'audizione per il il film "The Commitments", tratto dall'omonimo romanzo di Roddy Doyle. In quell'occasione incontrano John Hughes, responsabile delle audizioni che assume il ruolo di loro manager. Pur non ottenendo parti di rilievo nel film, i Corrs rimangono insieme come band e iniziano a tenere concerti pubblici in alcuni club di Dublino. Durante uno di questo vengono notati da Jean Kennedy Smith, ambasciatrice americana in Irlanda, che li invita negli Stati Uniti per cantare l'inno nazionale prima di una partita di football. Approfittando del viaggio in America, i quattro, accompagnati dal manager, iniziano a proporsi a diverse case discografiche, ma vengono bollati come "troppo pop" dalle etichette folk e "troppo folk" dalle etichette pop. Finalmente ottengono un contratto con la Atlantic Records, grazie al famoso produttore David Foster, dopo averlo "obbligato" ad assistere ad una loro performance acustica.


"Forgiven not forgotten" esce nel 1995, conquistando i primi posti nella loro madrepatria e in Australia. E' invece completamente ignorato in altre nazioni, come l'Inghilterra, dove è entrato in classifica solo nel 1998, trainato dal successo di "Talk on corners". "Forgiven not forgotten" vende oltre due milioni di copie e al suo successo segue un estenuante tour mondiale, anche al seguito di Cèline Dion come opening act, al termine del quale la band si chiude di nuovo in studio con Foster per registrare il secondo album.


"Talk on corners" esce nel 1997, e sebbene si allontani molto dal rock ruvido e genuino del primo album, conserva numerosi elementi tradizionali irlandesi. L'album ottiene grande successo nei paesi in cui i Corrs erano già conosciuti, che sono le principali tappe di questo nuovo tour. Nel 1998, in occasione della festa nazionale irlandese, San Patrizio, il gruppo tiene un concerto alla Royal Albert Hall di Londra che segna un punto di svolta nella loro carriera. Poco dopo, infatti, esce il singolo "Dreams", cover remixata di un grande successo dei Fleetwood Mac.
"Dreams", la prima canzone dei Corrs che è mai stata programmata da BBC Radio 1, raggiunge la sesta posizione nella classifica delle vendite. Grazie a questo successo "Talk on corners", ripubblicato con l'aggiunta di "Dreams", arriva in vetta alle classifiche inglesi dopo 30 settimane di permanenza in posizioni molto più basse, e anche "Forgiven not forgotten" lo segue, secondo solo all'album più recente. Con due cd nelle due più alte posizioni della classifica, i Corrs si concentrano sull'Inghilterra, girandola in lungo e in largo e cominciando a vincere premi prestigiosi, tra cui un Brit Award per Best International Act nel 1999.


Alla fine del 1999 viene realizzato un Unplugged da MTV, confermando così il successo del gruppo, a cui viene concesso di filmare una sessione acustica negli studi della nota rete televisiva. L'Unplugged ha successo ovunque e ne viene realizzata anche una versione in video e in DVD, come era stato fatto in precedenza per il concerto alla Royal Albert Hall. Questo momento felice viene però guastato dalla morte di Jean Corr per un cancro ai polmoni, avvenuta a fine novembre.


A lei è dedicato il terzo studio album "In Blue", uscito a luglio 2000, preceduto a fine maggio dal singolo "Breathless". Per realizzare "In Blue", i Corrs hanno collaborato con Mutt Lange, già produttore di Bryan Adams, AC/DC, Def Leppard e Shania Twain, di cui è anche il marito.
In Blue, album radicalmente diverso dai precedenti, riceve moltissime critiche dagli esperti e dagli stessi fans, ma ciò non gli impedisce di arrivare nuovamente al primo posto in tutte le classifiche di vendite. Con "In Blue" e "Breathless", tra l'altro, per la prima volta i Corrs entrano anche nelle Top 10 italiane e ci rimangono per diverse settimane.
Il primo concerto "ufficiale" dei Corrs in Italia si tiene il 7 Novembre 2000.


Al successo di "Breathless", però, seguono una serie di flop clamorosi. Il singolo successivo, "Irresistible", entra in classifica solo in Inghilterra, al numero 20, e sparisce dopo la prima settimana.
A Gennaio 2001, a causa di una malattia di Andrea, i Corrs sono costretti ad annullare le restanti tappe dell'In Blue Tour in Inghilterra, Asia e Oceania. I giornali iniziano a speculare che Andrea sia in realtà guarita dalla malattia, ma i Corrs non abbiano la forza e la voglia di riprendere il tour e abbiano perciò deciso di prendersi un periodo di riposo.
Tra Marzo e Aprile esce in tutta Europa e in Australasia il terzo singolo, "Give me a reason", che non ha migliore fortuna del precedente, e viene dimenticato in fretta.


Per i Corrs inizia un periodo di confusione, in cui viene annunciata l'uscita di singoli come "All the love in the world" per l'America e "Rebel Heart (remix)" per il Regno Unito, che invece non vedono mai la luce. Per tenerli in attività, la casa discografica organizza una collaborazione tra i Corrs e il cantante latino Alejandro Sanz, con il duplice scopo di aumentare la popolarità del gruppo irlandese nei paesi latini facendoli cantare in spagnolo, e lanciare Sanz - che canta in inglese per la prima volta - nel resto del mondo. Ma né i due singoli con Sanz, né il video di "One night" nella versione originale inglese suscitano particolare interesse.


Qualcosa si smuove quando i Corrs annunciano l'imminente uscita di un greatest hits contenente i singoli fino ad allora realizzati, più due inediti. Ci sono insinuazioni che la carriera dei Corrs abbia ormai intrapreso un inesorabile declino, per cui questo album sarà il loro addio al mondo della musica, e c'è chi invece ha osservato che potrebbe voler significare "la fine di un'era", ossia il punto dopo il quale i Corrs non comporranno più musica con influenze irlandesi e si limiteranno a produrre musica pop di alto livello. Questo sembra essere confermato dallo stile del singolo inedito "Would you be happier?", la prima canzone dei Corrs nella quale non viene utilizzato il violino neanche in minima parte. Le vendite di "Would you be happier?" sono tutt'altro che esaltanti, mentre l'album "The Best of the Corrs" entra nella classifica inglese delle vendite ma non riesce ad entrare in Top 10, raggiungendo come posizione più alta la numero 11, e rimanendo nella chart per appena cinque settimane.

Biografia a cura di theCorrs.it
Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2002


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