Religioni
Hesse, quale figlio di missionari pietisti che erano stati attivi in India prima della sua nascita, entrò ben presto a contatto con la cultura e la religione indiana. Da un lato egli ha riflettuto durante tutta la vita sulla sua origine cristiana, sul significato e l’insegnamento di Gesù. Già nel 1900, all’età di 23 anni, egli iniziò a sviluppare un vivace interesse per San Francesco d’Assisi, che appare nei suoi romanzi Hermann Lauscher e Peter Camenzind e che trova espressione nel 1905 nella monografia Francesco d’Assisi. Dall’altro lato, Hesse ha studiato testi indiani teologico-filosofici come le Upanishad e la Bhagavadgita, si è occupato del brahmanesimo e dell’insegnamento di Buddha. La saggezza e la profondità di questi insegnamenti, il loro credo nella presenza del Sé divino in ogni singolo essere, hanno fortemente influenzato Hesse e vengono rielaborati letterariamente in molte delle sue opere come Demian, Klein e Wagner e in particolar modo Siddharta. Inoltre Hesse, all’età di 30 anni, iniziò a studiare intensamente le dottrine cinesi, sollecitato da suo padre Johannes, che gli consigliò i testi di Lao Tse. Seguì lo studio della letteratura cinese in tutte le sue sfaccettature: oltre a Lao Tse, oltre ai Discorsi di Confucio e alle parabole di Dschang Dsi, Hermann Hesse è stato affascinato pure dal libro degli oracoli dell’antichità cinese I King e dai poeti classici Li Tai Pe e Thu Fu. L’opera di Hermann Hesse è stata influenzata dal taoismo cinese, la dottrina dell’unità bipolare della vita che si trova costantemente soggetta a cambiamenti e trasformazioni.Però anche Confucio con la sua dottrina dello Stato e l’etica alquanto severe venne sempre più apprezzato da Hesse in età matura, e penetrò nella sua creazione letteraria; si pensi per esempio alla provincia Castalia nella sua grande ultima opera Il gioco delle perle di vetro.
Probabilmente con questi presupposti non sarà più difficile rispondere alla domanda, perché i libri di Hermann Hesse siano stati tradotti in 60 lingue, e come mai egli sia lo scrittore tedesco maggiormente letto nel ventesimo secolo. Era in grado di convertire le antiche saggezze e i contenuti religiosi e filosofici, in letteratura; in maniera che il lettore, indifferentemente dalla sua provenienza dall’India, dall’Europa, dal lontano Oriente o dall’America, è sostenuto e accompagnato nella ricerca del proprio Sé profondo e del proprio cammino. Novanta anni fa come oggi, Hesse aiuta innumerevoli esseri umani a trovare la propria identità di individui coscienti e responsabili in una comunità umana. Oppure, esprimendolo con le medesime parole di Hermann Hesse: «… ho cercato di scoprire cosa accomuna tutte le confessioni e tutte le forme umane di religiosità, cosa sovrasta tutte le diversità nazionali, cosa può essere creduto e venerato da ogni popolo e da ogni singolo individuo.»