Esperienze di vita

Per rispondere a Marina

Beh, io vorrei morire a volte, ma solo per vedere se questo schifo di mondo, dove in molti dicono ancora valga la pena di lottare, non sia solo la maschera della paura del conformismo, ciò che e diseguale e falso, in quanto rompe l'armonia dell'ingiustizia; ciò che è uguale è inutile, perché sarebbe solo un rifarsi a luoghi comuni.
Sentirsi incarcerati in un corpo, non liberi di essere perché essere vuol dire avere una propria personalità, unica e distinguibile, vuol dire essere diversi e non si può!
Non si può come non si può essere amici del nemico; non si può perché la gente non e preparata a ricevere doni che non conosce, ma come potrebbe? Come si può non avere paura di ciò che ci sta attorno, se non si è neanche sicuri di se stessi? se si ha paura della propria personalità?
Ammettiamolo, siamo bravi attori, con maschere protettive, nessuno può riconoscerci e questo ci tranquillizza.
Se commetti un errore, nega, nega anche davanti all'evidenza, non fare vedere che hai sbagliato, non fare vedere che sei diverso, che provi emozioni o, o per te sarà la fine,... ma non la fine che credi tu! Sarà la fine dell'introduzione e come a ogni fine coincide un inizio, questo sarà l'inizio della tua vita da diverso, sarai uno dei pochi che riuscirà a cogliere l'attimo, uno che arrivato alla fine dei suoi giorni, potrà scherzare con la morte, perché tanto questa non l'ha mai posseduto, e mai lo possederà!
Perché la morte è di coloro che non vivono, non di coloro che esistono e chi esiste, te lo posso assicurare, è felice, è felice anche quando esce dal suo corpo, per dividersi e entrare nel cuore di tutti quelli che, come lui, sanno amare se stessi, la vita e gli altri.
, un grosso e a tutti!!!

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Scritto da: javierlamp 08/10/2004 19.24
Per rispondere a Marina

Beh, io vorrei morire a volte, ma solo per vedere se questo schifo di mondo, dove in molti dicono ancora valga la pena di lottare, non sia solo la maschera della paura del conformismo, ciò che e diseguale e falso, in quanto rompe l'armonia dell'ingiustizia; ciò che è uguale è inutile, perché sarebbe solo un rifarsi a luoghi comuni.
Sentirsi incarcerati in un corpo, non liberi di essere perché essere vuol dire avere una propria personalità, unica e distinguibile, vuol dire essere diversi e non si può!
Non si può come non si può essere amici del nemico; non si può perché la gente non e preparata a ricevere doni che non conosce, ma come potrebbe? Come si può non avere paura di ciò che ci sta attorno, se non si è neanche sicuri di se stessi? se si ha paura della propria personalità?
Ammettiamolo, siamo bravi attori, con maschere protettive, nessuno può riconoscerci e questo ci tranquillizza.
Se commetti un errore, nega, nega anche davanti all'evidenza, non fare vedere che hai sbagliato, non fare vedere che sei diverso, che provi emozioni o, o per te sarà la fine,... ma non la fine che credi tu! Sarà la fine dell'introduzione e come a ogni fine coincide un inizio, questo sarà l'inizio della tua vita da diverso, sarai uno dei pochi che riuscirà a cogliere l'attimo, uno che arrivato alla fine dei suoi giorni, potrà scherzare con la morte, perché tanto questa non l'ha mai posseduto, e mai lo possederà!
Perché la morte è di coloro che non vivono, non di coloro che esistono e chi esiste, te lo posso assicurare, è felice, è felice anche quando esce dal suo corpo, per dividersi e entrare nel cuore di tutti quelli che, come lui, sanno amare se stessi, la vita e gli altri.

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bel monologo!! serio!!
ah andre ho una bomba fresca fresca da spararti quando ti becco in chat.. mio fratello ti ha detto del raduno a roma!?

ciao....non so del raduno a roma, se vuoi spararmela ora sta bomba, io sono in chat...ciao ciao!!!