Europei under 21

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javierlamp
00giovedì 10 giugno 2004 20:02

Gli azzurrini battono la Serbia
e conquistano il titolo



L'Italia ha vinto il campionato d'Europa per nazionali Under 21. Gli azzurrini si sono imposti sulla Serbia&Montenegro per 3-0. Le reti al 31' di de Rossi; nella ripresa al 39' Bovo ed al 41' Gilardino.
*E CINQUE Con il successo dell'Under 21 di Claudio Gentile, sono cinque i titoli continentali conquistati: nel 92', 94', 96' con Cesare Maldini, nel 2000 con Marco Tardelli alla guida.
*GILARDINO FIORE ALL'OCCHIELLO E' stato il trionfo di una formazione che ha avuto in Alberto Gilardino il suo fiore all'occhiello, anche se nel momento del successo, e' giusto dare merito a tutta la nazionale ad iniziare dal ct, Claudio Gentile.


L'Italia ha vinto il campionato d'Europa per nazionali Under 21. Per gli azzurrini, nella finale giocata a Bochum contro la Serbia&Montenegro si e' imposta per 3-0. Le reti al 31' di de Rossi; nella ripresa al 39' Bovo ed al 41' Gilardino. I serbi hanno concluso la finale in nove per due espulsioni. Con il successo dell'Under 21 di Claudio Gentile, sono cinque i titoli continentali conquistati: nel 92', 94', 96' con Cesare Maldini, nel 2000 con Marco tardelli alla guida.


MONTENEGRO (3-5-2): Milojevic; Ivanovic, Basa, Bisevac; Milovanovic (17' st Matic), Stancic, Miladinovic (35' st Neziri), Maric, Mijalovic; Lazovic, Dalovic (1' st Vukcevic). A disposizione in panchina: A disposizione in panchina: Stojkovic, Krasic, Lovre,
Petrovic, Jankovic. Allenatore: Petrovic.

ITALIA (4-5-1): Amelia; Bonera (50' st Zaccardo), Barzagli, Bovo, Moretti; Mesto,Palombo, De Rossi, Donadel, Sculli (28' st Del Nero); Gilardino. A disposizione in panchina: Agliardi, Zotti, Gamberini, Brighi, Potenza, Rosina, Caracciolo, D'Agostino.
Allenatore: Gentile. ARBITRO: Medina Cantalejo (Spa).
RETI: 31' De Rossi, 38' st Bovo, 40' st Gilardino.



E' stato il trionfo di una formazione che ha avuto in Alberto Gilardino il suo fiore all'occhiello, anche se nel momento del successo, e' giusto dare merito a tutta la nazionale ad iniziare dal ct, Claudio Gentile.

La partita inizia con un quarto d'ora di ritardo per consentire ai tifosi presenti all'esterno dello stadio, di entrare ed assistere all'intero incontro. Nell'Italia, Gentile schiera lo scatenato Mesto al posto dello squalificato Pinzi. Sculli agisce da quinto centrocampista sulla sinistra quando gli azzurri si difensono e da attaccante aggiunto in fase offensiva. Sul fronte opposto, la Serbia e' costretta a mandare in campo una squadra largamente rimaneggiata. Il ct Petrovic deve fare a meno del centravanti titolare, Delibasic, e del difensore Jozic, entrambi appiedati dal giudice sportivo. In compenso ritorna, dopo il turno di stop, Lazovic, mentre Stancic e Miladinovic vengono preferiti inizialmente a Vukevic e Lovre. I primi minuti sono all'insegna della massima prudenza. Le squadre si studiano evitando di scoprirsi.
Gilardino si muove con scioltezza dimostrando di avere superato l'infortunio alla gamba che aveva messo in dubbio la sua presenza. Per vedere uno dei due portieri all'opera, bisogna apsettare il 9' con Amelia che neutralizza facilmente un tiro debole dalla distanza di Maric. E' la Serbia a dettare il ritmo del gioco con un possesso palla che gli azzurrini soltanto sporadicamente riescono ad interrompere. Ma le fiammate dei ragazzi di Gentile, mettono
sempre in affanno la compassata difesa avversaria. Al 21' Gilardino da' spettacolo con stop e tiro che il portiere Milojevic riesce a deviare in angolo di piede. E' il preludio ai 120 secondi che mettono in ginocchio la Serbia. Al 30' Gilardino si libera bene in area, ma perde l'attimo propizio per il tiro guadagnandosi, comunque, l'angolo. Dalla bandierina Donadel pennella per De Rossi che, sbuca dalla mischia e di testa segna l'1-0. Trascorrono sessanta secondi e la Serbia, sotto di un gol, si trova a dovere inseguire in inferiorita' numerica.
Mijailovic, gia' ammonito dall'arbitro spagnolo Cantalejo, si vede sventolare il secondo cartellino giallo per un fallaccio ai danni di Mesto. L'Italia e' in "paradiso", ma ha il torto di non riuscire ad assestare il colpo del definitivo kappao. Al 35' ed al 42' Gilardino spreca malamente due occasioni ghiottissime in contropiede.
In avvio di ripresa, l'arbitro sospende la partita per un paio di minuti a causa di alcuni fumogeni lanciati dai tifosi serbi in campo. Si riprende con gli azzurrini stranamente incapaci di imbastire un'azione manovrata. Nonostante la superiorita' numerica, mai Gilardino e' messo nelle condizioni di battere a rete. La Serbia capisce l'antifona e prende coraggio. Al
24' Matic da fuori area con un tiro di interno sinistra manda il pallone di poco alto. Due minuti piu' tardi, Lazovic supera Moretti e calcia un pallone che attraversa tutta l'area piccola senza che nessun compagno intervenga. Ancora una sospensione, per un tubo dell'irrigazione che improvvisamente si attiva, giusto il tempo di far tirare il fiato ai giocatori azzurri annebbiati dalla stanchezza. Sculli e' letteralmente "distrutto" dalla fatica tanto che Gentile non puo' fare a meno di sostituirlo con Del Nero.
Proprio Del Nero al 34' va in rete, ma l'arbitro annulla, su segnalazione dell'assistente, per fuorigioco. Il gol e' soltanto rimandato, anzi i gol. Perche' altri 120 secondi sono fatali alla Serbia. Al 38' Bovo approfitta di un errore di Milojevic per segnare il 2-0, quindi, al 40' Gilardino in contropiede fissa il punteggio sul 3-0 a finale.
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